A Docenti, Personale ATA
Gli spettacoli verranno rappresentati presso il teatro S. Giuseppe di V. A. Doria, 18, Torino:
- laboratorio del giovedì: 21 maggio 2023, ore 11
Un sogno chiamato Europa!
- laboratorio del martedì: 23 maggio 2023, ore 11
Così vanno i morti al mio paese. La storia di Peppino Impastato
Le classi interessate dovranno prenotarsi iscrivendo la propria adesione ENTRO LE ORE 10:00 del 17 maggio al seguente link:
Considerando i limiti di capienza del teatro, le richieste saranno accolte in ordine cronologico.
Allievi e docenti accompagnatori lasceranno l’Istituto alle ore 10 e al termine dell’evento faranno ritorno autonomamente a casa.
Gli spettacoli, rivolti a genitori e insegnanti, verranno replicati lo stesso giorno, il 21/5/23 e il 23/5/2023, alle ore 20,45 al teatro S. Giuseppe di V. Doria 18
Di seguito le schede relative ai due spettacoli
Un sogno chiamato Europa!
Sembrava a tutti che la Germania di Hitler avesse ormai trionfato. E proprio in quel drammatico momento, un sognatore solitario, rinchiuso nell’angusto confino di Ventotene, immagina per l’Europa un futuro di pace, di giustizia, di libertà: “Sfogliando un libro ho ritrovato la riproduzione dei Prigioni di Michelangelo, in cui un torso umano cerca di divincolarsi dal marmo. Solo il corpo ha preso forma. Egli è oppresso dalla pietra in eterno. Ed a me sembra di vedere quel torso coperto di fremiti nel vano sforo di liberare le braccia, di avere un viso. Così son io. Le braccia legate, gli occhi nel marmo, nel quale si agitano ombre anziché realtà” (Altiero Spinelli, lettera alla sorella Fiorella, 1941).
Così vanno i morti al mio paese. La storia di Peppino Impastato
Felicia Bartolotta Impastato ricorda. Gli anni della sua giovinezza, l’incontro con il suo futuro marito e il peso della famiglia mafiosa che questo legame porta con sé, la nascita dei figli, i cambiamenti che Peppino porta in casa con il suo essere diverso, gli scontri, il coraggio della denuncia attraverso l’attività radiofonica, le minacce, la paura, la morte. E racconta il mondo fuori dalla sua finestra. L’infittirsi delle relazioni della mafia nel territorio, l’apertura a traffici illeciti di portata internazionale, i movimenti di ribellione del ’68. E lotta per sopravvivere alla morte di suo figlio, per ottenere giustizia, per identificare gli esecutori dell’omicidio, per sostenere la lotta di Peppino che è diventata anche la sua.
da Tois066006-psc